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Stiamo diventando una indoor generation?

Stiamo diventando una indoor generation?

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I dati della ricerca condotta da YouGov fra marzo e aprile 2019 su un campione di quasi 17.000 persone in 15 Paesi fra cui Europa e Stati Uniti, non lasciano dubbi.

 

I dati della ricerca condotta da YouGov fra marzo e aprile 2019 su un campione di quasi 17.000 persone in 15 Paesi fra cui Europa e Stati Uniti, non lasciano dubbi: la nostra routine contempla un’ora sola  alla settimana a contatto con la natura e in Italia anche meno. Cresce però la consapevolezza e il desiderio di modificare il proprio stile di vita…

 

Nonostante il 90% degli intervistati esprima il desiderio di trascorrere più tempo a contatto con la natura, più della metà (52%) dichiara che in media vi passa meno di un’ora alla settimana, dato che sale al 66% in Italia. E se il 77% vorrebbe cambiare il proprio stile di vita, la percentuale italiana sale addirittura all’88%. Appare evidente anche la consapevolezza che da bambini questo rapporto era ben diverso: l’85% degli intervistati sostiene che nell’infanzia trascorreva molto più tempo nella natura di quanto non accada ai bambini di oggi e mostra preoccupazione per un trend crescente e che con conosce confini. 

 

“Sapere che la maggior parte delle persone non trascorra nemmeno un’ora al giorno a contatto con la natura ci preoccupa profondamente, soprattutto perché sappiamo che una connessione con l’ambiente naturale ha benefici indiscussi sul nostro benessere psico-fisico” – ha commentato Peter Foldbjerg esperto di climatizzazione indoor – Il sondaggio mostra però che le persone stanno sviluppando una maggior consapevolezza rispetto a questo stile di vita e pertanto diventa fondamentale trovare nuovi modi per riportare la natura nella nostra quotidianità. 

 

Secondo una recente analisi condotta da RAND Europe, istituto di ricerca indipendente, a riprova del crescente interesse dell’opinione pubblica ma anche della comunità scientifica, sono stati pubblicati da 300 articoli  nel 2010 sulla connessione tra natura, salute fisica e mentale, ai quasi 1.700 nell’ultimo anno e lo scienziato comportamentale Terry Hartig, docente all’Università di Uppsala, ha condotto uno studio che documenta come il contatto diretto con la natura riduca il rischio di malattie da stress cronico e generi una serie di risultati intermedi come il benessere soggettivo, benessere che diventa necessario portare anche negli spazi chiusi, dove trascorriamo quasi il 90% del nostro tempo. 

 

A riprova di un rinnovato interesse a queste tematiche,  VELUX  ha dato il via a una campagna internazionale con l’obiettivo di aprire un dibattito nell’opinione pubblica, sensibilizzare e soprattutto rendere consapevoli noi tutti di ciò che siamo diventati, una indoor generation. Da pochi giorni è online il secondo video capitolo che mostra quanto la natura sia ormai fuori dalle nostre vite, malgrado siano evidenti i suoi benefici considerando che l’aria interna è 5 volte più inquinata di quella esterna e trascorriamo il 90% del nostro tempo in spazi chiusi, rinunciando alla luce naturale e all’aria aperta. Ormai non ci facciamo neanche più caso, nonostante la scienza abbia dimostrato che vivere così ha conseguenze per la nostra salute e il nostro benessere.