
Così Federdistribuzione commenta l’aumento delle tariffe energetiche che rischia di mettere sotto pressione le imprese del settore retail.
L’aumento delle tariffe energetiche rischia di mettere sotto pressione le imprese del settore retail, preoccupate dei possibili impatti in termini di sostenibilità economica e di competitività, con maggiori costi che potrebbero compromettere il continuo impegno delle imprese a contenere la spinta inflattiva, così come dimostrato soprattutto nell’ultimo triennio.
“Negli anni le imprese della Distribuzione Moderna hanno continuato a investire in azioni di contenimento dei consumi energetici, ma oggi hanno costi non comprimibili. Si pensi ad esempio all’importanza della climatizzazione dei punti vendita o della tenuta delle catene del freddo.
Il nostro è un settore energivoro, seppur non classificato come tale, ed è necessario che misure di tutela dall’incremento delle tariffe, oltre a essere correttamente orientate alle famiglie e a soggetti economici più fragili, tengano in considerazione un settore importante come quello della Distribuzione Moderna, che costituisce una parte cruciale del tessuto economico. In un periodo di grandi sfide, le nostre imprese devono poter contare su politiche di sostegno lungimiranti che ne garantiscano la tenuta e la capacità di investimento”, ha dichiarato Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione (nella foto).
Federdistribuzione, da oltre sessant’anni, riunisce e rappresenta le aziende della Distribuzione Moderna, alimentare e non alimentare, che operano con reti di negozi fisici e attraverso i nuovi canali digitali. Le imprese associate a Federdistribuzione realizzano un giro d’affari di oltre 80 miliardi di euro, con una quota superiore al 52% del totale fatturato della Distribuzione Moderna alimentare; hanno una rete distributiva di oltre 18.400 punti vendita, danno occupazione a più di 220.000 addetti. Federdistribuzione è operativa a livello locale, nazionale ed europeo con attività mirate a creare le migliori condizioni per favorire la crescita delle aziende e per contribuire allo sviluppo economico del Paese.