
La richiesta a Governo e Parlamento da parte di un cartello di 17 associazioni tra cui Assotende ed Edilegnoarredo ed Unicmi, insieme ad altre associazioni di categoria.
Aumentare dal 50 al 70% l’aliquota di detrazione prevista per i singoli interventi di sostituzione di infissi o schermature solari (spesa massima 30 mila euro) e abbassare da 10 a 5 anni il recupero del credito anche per i singoli interventi, sia nel caso di recupero fiscale diretto, sia in caso di cessione del credito o di sconto in fattura: questa la richiesta a Governo e Parlamento da parte di un cartello di 17 associazioni tra cui Assotende ed Edilegnoarredo ed Unicmi, insieme ad altre associazioni di categoria.
È questa la proposta concordata da tutte le associazioni di serramenti e schermature nata con l’obiettivo di equiparare la normativa prevista dal Superbonus anche per interventi singoli che contribuirebbero in maniera determinante all’efficientamento energetico delle abitazioni e quindi del Paese.
“Ad oggi infatti le sostituzioni di serramenti e di schermature solari risultano esclusi dal Superbonus riducendo così la possibilità di un percorso virtuoso verso una massiccia riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare del Paese che, oltre a ovvi benefici di carattere ambientale, porterebbe anche a ordini e commesse per le Pmi che in questo periodo di emergenza Covid sono in grande sofferenza” sottolineano le associazioni firmatarie.
Consapevoli che le casse dello Stato non possono permettersi misure che gravino sul suo Bilancio, la proposta, spiegano le associazioni di categoria, prevede che il valore massimo di detrazione per ciascuna unità immobiliare sia abbassato da 60.000 a 30.000 euro.
“Il Superbonus è una misura fondamentale che avrà effetti sicuramente positivi sia sulla sostenibilità ambientale che per la crescita economica. Al Governo chiediamo pertanto di renderla ancora più efficace inserendo anche la sostituzione dei serramenti tra gli interventi agevolati nell’iter di conversione del DL 34/2020: promuovere l’efficientamento energetico, sostenere l’occupazione e minimizzare l’impatto sulle casse dello Stato sono i cardini della nostra proposta che ci auguriamo possa essere accolta”.